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Sarde alla “beccaficu”

by Elena
Sarde alla "beccaficu".


Forse aspettavate il post sulla seconda parte del viaggio in Sicilia, e vi prometto che appena avrò organizzato pensieri, ricordi e foto lo scriverò per benino. Nel frattempo però, per rimanere in tema, vi propongo una ricetta siciliana che mi è piaciuta davvero tanto: le sarde alla beccaficu.

Ci sono diverse e numerose scuole di pensiero riguardo a questo secondo piatto: tradizione palermitana, catanese, con o senza pomodori, arrotolate o distese, beccafico, beccaficu o addirittura pappaficu…insomma tra tutte non se ne viene a capo. Ho deciso quindi di attingere un po’ da ognuna di queste e reinterpretarle a modo mio. La storia della ricetta è tanto carina e ve la voglio raccontare: i beccafichi erano uccelli ghiotti di fichi appunto, spesso presenti sulle tavole di famiglie nobili siciliane. Questi volatili venivano cucinati ripieni delle loro stesse interiora. La gente più povera, per emulazione, inventò una ricetta utilizzando ingredienti poveri a disposizione: le sarde, il pangrattato e l’ uvetta, e disponendo le sarde con la codina in su, queste ricordavano il becco di un uccellino, il beccafico appunto. Non è carina come storia?
Ecco allora la mia versione delle sarde alla beccaficu sperando che i puristi non me ne vogliano.


Ingredienti per 3 persone:
26 sarde
1/2 cipolla
300 gr di pangrattato
il succo di mezzo limone
il succo di mezza arancia bionda
una manciata di uvetta
una manciata di mandorle (o pinoli come vuole la tradizione)
sale
pepe
olio
foglie di alloro secco
 
Tagliate la testa, deliscate e aprite a libro le sarde (se avete un pescivendolo di fiducia, chiedete di farlo per voi), lavatele e tenetele da parte.
Reidratate l’uvetta in un bicchiere di acqua tiepida.
In una padella antiaderente fate scaldare 3 cucchiai di olio, aggiungete la mezza cipolla tritata e lasciate imbiondire.
Versate il pangrattato, il sale, il pepe e il succo del limone e dell’arancia e girate in continuazione fino a quando il pane risulterà ben dorato e non ci saranno grumi. Aggiungete l’uvetta ben strizzata e le mandorle a pezzetti. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Adesso decidete voi come disporre le vostre sarde, le mie erano un po’ piccine per essere arrotolate, perciò ho preferito lasciarle aperte.

Prendete una teglia, foderatela con della carta forno e disponete le sarde con l’interno rivolto verso l’altro, riempitele con il pangrattato e richiudetele con le altre sarde. Intervallate i vostri “fagottini” con delle foglie di alloro secco. Ungete con poco olio e infornate a 180° per 25/30 minuti a seconda della potenza del vostro forno. Buon appetito!

Condimento per le sarde alla "beccaficu".

2 comments

Maria 7 Maggio 2018 - 6:00 am

Ti invidio continua così

Reply
Elena 9 Maggio 2018 - 9:30 am

Grazie Maria!! 🙂

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